I fertilizzanti e i pesticidi sono elementi chiave nell'agricoltura moderna, utilizzati per aumentare la produzione e proteggere le coltivazioni. Tuttavia, il loro uso è un argomento di grande attualità e dibattito, poiché comporta vantaggi e svantaggi. La crisi climatica e la desertificazione richiedono una particolare attenzione all'uso intensivo di sostanze inquintanti per l'ambiente ed una valutazione molto più coscienziosa. I fertilizzanti sono sostanze chimiche o naturali aggiunte al suolo o alle piante per fornire nutrienti essenziali per la crescita. I pesticidi sono sostanze utilizzate per prevenire, distruggere o controllare organismi nocivi, come insetti, malattie fungine, erbe infestanti e parassiti che possono danneggiare le coltivazioni. Esistono metodi per salvaguardare le colture durante la siccità che possono trovasi utili anche contro gli effetti tossici dei fertilizzanti.
Per quanto il lavoro dei fertilizzanti è molto importante, bisogna considerare anche gli effetti a cascata sull'ambiente circostante, oltre che sul terreno dove vengono aggiunti. I principali nutrienti forniti dai fertilizzanti includono azoto (N),
fosforo (P) e potassio (K), i quali sono fondamentali per la salute
delle piante. Esistono due categorie di fertilizzanti molto diverse tra loro: chimici e organici.
I fertilizzanti chimici e organici differiscono per composizione, origine e modalità di azione nel suolo.
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Origine:
- Fertilizzanti chimici: Sono prodotti sintetici fabbricati in laboratorio. Contengono nutrienti in forma minerale, come azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), che sono facilmente assimilabili dalle piante.
- Fertilizzanti organici: Sono derivati da materiali
naturali, come letame, compost, prodotti vegetali e residui animali.
Contengono nutrienti in forme più complesse che richiedono tempo per
essere degradate e rese disponibili alle piante. Il biochar naturale è un ammendante africolo ma è del tutto considerato un fetilizzante naturale.
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Composizione:
- Fertilizzanti chimici: Hanno una composizione specifica e precisa, con nutrienti generalmente in alte concentrazioni. Sono solubili in acqua e quindi rapidamente disponibili.
- Fertilizzanti organici: Contengono una gamma più ampia di nutrienti, compresi micronutrienti, e forniscono anche materia organica al suolo. La loro azione è più lenta e prolungata nel tempo.
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Effetti sul suolo:
- Fertilizzanti chimici: Possono migliorare rapidamente la fertilità del suolo, ma un uso eccessivo può portare a problemi di acidificazione del suolo, inquinamento delle acque e diminuzione della biodiversità microbica.
- Fertilizzanti organici: Migliorano la struttura del suolo, aumentano la capacità di ritenzione idrica e favoriscono la vita microbica, contribuendo alla salute del suolo a lungo termine.
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Costo e disponibilità:
- Fertilizzanti chimici: Spesso più economici e facilmente disponibili sul mercato, permettono risultati rapidi.
- Fertilizzanti organici: Possono essere più costosi e meno convenienti da applicare, ma offrono benefici ecologici e sostenibili.
In sintesi, la scelta tra fertilizzanti chimici e organici dipende
dalle esigenze specifiche delle coltivazioni, dalle pratiche di
agricoltura adottate e dagli obiettivi a lungo termine per la salute del
suolo e dell'ecosistema. Meglio preferire un ammendante agricolo naturale capace di arricchire il terreno senza lasciare sostanze tossiche nell'ambiente.
Petanto risulta evidente che l'utilizzo di fertilizzanti organici o a composizione naturale sia da preferire a quelli chimici. I terreni ne traggono giovamento, al contrario quelli chimici aggiungono sostanze dannose che possono costituire un vero ep roprio veleno per tutto l'ecosistema intorno.
Altro discorso invece per quanto riguarda i pesticidi. Questi infatti possono avere sia effetti utili che dannosi per una agricoltura biologica e non solo, e la loro valutazione dipende da vari fattori, tra cui il tipo di pesticida, il contesto in cui vengono utilizzati e le pratiche agricole seguite. Ecco un'analisi dei due lati:
Utilità dei pesticidi
- Controllo delle infestazioni: I pesticidi aiutano a controllare insetti, malattie fungine, erbe infestanti e altre minacce che possono danneggiare le colture, contribuendo a garantire rese elevate e sicure.
- Aumento della produttività: L'uso di pesticidi può portare a un aumento della produttività agricola, permettendo agli agricoltori di produrre di più su meno terreno.
- Stabilità economica: I pesticidi possono fornire agli agricoltori una maggiore sicurezza economica riducendo le perdite dovute a infestazioni e malattie.
- Miglioramento della qualità dei prodotti: Alcuni pesticidi possono aiutare a migliorare la qualità estetica e nutrizionale dei prodotti agricoli.
Dannosità dei pesticidi
- Impatto ambientale: L'uso eccessivo o scorretto di pesticidi può portare all'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria, compromettendo gli ecosistemi circostanti.
- Resistenza: L'uso ripetuto di pesticidi può portare allo sviluppo di resistenze tra gli organismi infestanti, rendendo i pesticidi meno efficaci nel tempo.
- Salute umana: Alcuni pesticidi possono rappresentare rischi per la salute umana, sia per coloro che li applicano che per i consumatori, se non utilizzati correttamente.
- Biodiversità: L’uso intensivo di pesticidi può ridurre la biodiversità, uccidendo insetti benefici e altri organismi non target.
Conclusione
In sintesi, i pesticidi possono essere strumenti preziosi per il controllo delle colture e per l'aumento della produttività agricola, ma il loro utilizzo deve essere gestito con attenzione per minimizzare le conseguenze negative per l'ambiente e la salute umana. Soluzioni alternative, come il minimum tillage vs aratura tradizionale, l'agricoltura biologica, la rotazione delle colture e l'uso di metodi di controllo integrato dei parassiti, possono contribuire a un approccio più sostenibile. La chiave è trovare un equilibrio tra la produttività agricola e la protezione dell'ambiente e della salute.