Il biochar naturale è un ammendante utilizzabile in agricoltura autorizzato in Italia con il D.M. MI.P.A.A.F. del 22 giugno 2015, che definisce il biochar quell’ammendante che si ottiene mediante processo di carbonizzazione di prodotti e residui di origine vegetale provenienti dall’agricoltura e dalla silvicoltura, oltre che da sanse di oliva, vinacce, cruscami, noccioli e gusci di frutta, cascami non trattati della lavorazione del legno, in quanto sottoprodotti delle attività connesse.
Il processo di carbonizzazione è la perdita di idrogeno, ossigeno e azoto da parte della materia organica a seguito di applicazione di calore in assenza, o ridotta presenza, dell’agente ossidante, tipicamente l’ossigeno. A tale decomposizione termochimica è dato il nome di pirolisi o piroscissione. La gassificazione prevede un ulteriore processo ossidoriduttivo a carico del carbone prodotto da pirolisi.
Con il termine di biochar naturale si identifica un ammendante agricolo vegetale, o carbone agricolo, una sostanza carboniosa altamente resistente alla decomposizione biologica, ottenuta mediante il processo di pirolisi e/o gassificazione di biomasse vegetali.
Le proprietà agronomiche del biochar naturale sono state scoperte dalle civiltà di epoca pre-colombiana le quali, per migliorare la produttività dei suoli molto poveri a causa della loro origine e del forte dilavamento, usavano interrare il carbone vegetale. I ritrovamenti nella foresta amazzonica di suoli molto fertili «Terra preta dos Indios», contenenti elevate concentrazioni di carbone vegetale, poco alterato malgrado il lungo tempo di permanenza all’interno del suolo, sono testimonianza di tale pratica e dell’alto grado di persistenza nel terreno del carbone vegetale.
Il biochar naturale ammendante agricolo ottenuto mediante processo di pirogassificazione di cippato di legno vergine proveniente da tagli autorizzati di boschi di latifoglie ricadenti nel territorio di una filiera controllata, è ammesso in agricoltura biologica ai sensi del Reg. UE 2021/1165 e della normativa nazionale.
Processo di produzione del Biochar
Durante la produzione di biochar naturale, il cippato alimenta i reattori dei gassificatori che operano in equicorrente, vale a dire che, cippato di legno vergine e gas di pirolisi si muovono nella stessa direzione. Il flusso attraversa il reattore dall’alto verso il basso e man mano che il cippato di legno vergine passa in basso verso la zona di ossidazione, la temperatura aumenta fino a raggiungere valori > 700°C.
Il processo produttivo del biochar di pirogassificazione prevede la produzione di gas di pirolisi e carbone vegetale, con quest’ultimo che dal reattore viene inviato al post-reattore per la riduzione della parte carboniosa e l’ottenimento del Natural Biochar.
Il Natural Biochar è un eccellente ammendante agricolo a basso costo che per qualità, contenuto di carbonio organico e contenuto di ceneri è classificato come Ammendante di Classe II secondo il Decreto Legislativo n. 75 del 29 aprile 2010. Secondo il Decreto Ministeriale 14 ottobre 2022 inerente il riordino e la revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, essendo il Natural Biochar prodotto da soli materiali vegetali non trattati è ammesso in agricoltura biologica ai sensi del Reg. UE 2021/1165 e della normativa nazionale.
La qualità del Natural Biochar viene verificata periodicamente mediante analisi di caratterizzazione che vengono fatte eseguire presso laboratori autorizzati dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, competenti a prestare i servizi necessari per verificare la conformità dei prodotti disciplinati dal decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75 e s.m.i..
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