lunedì 2 settembre 2024

Gestire il risk management nelle grandi aziende agricole

Il risk management, o gestione del rischio, è un processo sistematico di identificazione, valutazione e priorizzazione dei rischi, seguito dall'implementazione di misure per minimizzarli, monitorarli e controllarli. Questa disciplina è fondamentale in vari contesti, tra cui quello aziendale, finanziario, ingegneristico, sanitario e in ambito pubblico. Il risk management è uno degli elementi fondanti della nrma ISO 9001 in ambito delle certificazioni di sistema della Serie ISO e riguarda anche le aziende agricole.

Il risk management, o gestione dei rischi, rappresenta un insieme di pratiche e processi finalizzati a identificare, analizzare e controllare i rischi che possono influenzare negativamente il raggiungimento degli obiettivi di un'organizzazione. Le certificazioni ISO, in particolare quelle legate alla gestione dei rischi, offrono framework e linee guida che le organizzazioni possono seguire per implementare un'efficace strategia di risk management.

Tra le principali normative ISO nel campo del risk management troviamo la certificazione iso 9001. Sebbene sia principalmente una norma per la gestione della qualità, richiede anche una valutazione dei rischi e delle opportunità nel contesto del sistema di gestione per garantire che gli obiettivi aziendali siano raggiunti. Non riguarda invece la certificazione della parità di genere secondo il UNI/PDR 125:2022 perchè non c'è rischio manageriale collegato alle attività di potenziamento dell'inclusione.

Le fasi principali del risk management includono:

  1. Identificazione dei rischi: Riconoscere e descrivere i potenziali eventi che potrebbero influenzare negativamente un progetto o un'organizzazione.

  2. Valutazione dei rischi: Analizzare i rischi identificati in termini di probabilità di accadimento e impatto. Questo di solito comporta l'uso di tecniche qualitative e quantitative.

  3. Pianificazione delle risposte ai rischi: Sviluppare strategie per affrontare i rischi, che possono includere l'accettazione, il trasferimento (ad esempio tramite assicurazione), la mitigazione (riduzione della probabilità o dell'impatto) e l'eliminazione del rischio.

  4. Monitoraggio e revisione: Tenere sotto controllo i rischi e l'efficacia delle strategie di risposta, apportando modifiche quando necessario.

  5. Comunicazione: Includere la comunicazione dei rischi alle parti interessate e mantenere una consapevolezza continua sulla gestione del rischio all'interno dell'organizzazione.

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Il risk management è cruciale per prendere decisioni informate, garantire la continuità operativa e proteggere gli asset di un'organizzazione, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi strategici.

Il trasferimento del rischio implica spostare la responsabilità finanziaria di un potenziale evento negativo (come danni, incidenti o perdite) da un'azienda a un'assicurazione. In questo modo, l'azienda può tutelarsi da imprevisti mantenendo la propria stabilità finanziaria, pertanto le certificazioni di sistema saranno inclusive di questo elemento.

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2. Tipi di assicurazioni aziendali

Esistono diverse forme di assicurazione che possono essere adottate da un'azienda:

  • Responsabilità Civile Professionale: Copre i danni causati a terzi a causa di errori professionali.
  • Polizza All Risks o Multirischi: Copre una vasta gamma di danni materiali e perdite economiche legate all’attività aziendale.
  • Assicurazione contro gli infortuni: Protegge i dipendenti in caso di infortuni sul lavoro.
  • Assicurazione per interruzione dell'attività: Copre le perdite economiche derivanti dalla sospensione di attività a causa di eventi catastrofici.
  • Assicurazione contro i furti: Protegge contro le perdite derivanti da furti o atti vandalici.

3. Vantaggi del trasferimento del rischio

  • Stabilità finanziaria: Minore impatto economico in seguito a eventi avversi.
  • Continuità operativa: Maggiore capacità di affrontare crisi e imprevisti.
  • Focalizzazione su core business: Consentire all'azienda di concentrarsi sulle sue attività principali piuttosto che sulla gestione del rischio.

4. Processo di scelta dell’assicurazione

  • Analisi del rischio: Identificare e valutare i rischi specifici legati all’attività.
  • Valutazione delle polizze disponibili: Confrontare coperture, premi e condizioni di varie compagnie assicurative.
  • Consulenza professionale: Collaborare con broker o consulenti esperti per trovare la soluzione più adatta nel campo delle certificazioni di sistema serie ISO.

5. Limiti e considerazioni

  • Non tutti i rischi possono essere trasferiti: esistono rischi che non sono coperti da polizze assicurative.
  • Costo delle polizze: Le aziende devono bilanciare il costo dell'assicurazione con i potenziali rischi di perdita.

La ISO 31000 è invece una norma che fornisce i principi e le linee guida per la gestione del rischio. Essa non è una norma certificabile, ma offre un framework utile per sviluppare e implementare un sistema di gestione del rischio. I principi chiave però non includono la certificazione della parità di genere o gender-equality.

La ISO 22301 invece questa norma riguarda la gestione della continuità operativa. Include aspetti di risk management, in particolare legati alla pianificazione e alla preparazione per affrontare eventi che potrebbero interrompere le operazioni aziendali.

La ISO 27001 è una norma che tratta la gestione della sicurezza delle informazioni, includendo la necessità di identificare e valutare i rischi per la sicurezza delle informazioni all'interno di un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS). Molto utile per certificare la parità di genere anche in aziende agricole con produzioni biologiche.

Conclusione

Il trasferimento del rischio tramite assicurazione è una parte essenziale della pianificazione aziendale. Adottando una strategia proattiva nella selezione della giusta copertura, le aziende possono proteggersi efficacemente da potenziali perdite e garantire una maggiore sicurezza finanziaria.

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Pianificare le risposte ai rischi aziendali è un processo fondamentale per garantire la resilienza e la sostenibilità di un'organizzazione. Ecco alcuni passaggi chiave per pianificare efficacemente le risposte ai rischi:

  1. Identificazione dei rischi: Analizzare l'organizzazione per identificare i potenziali rischi, che possono essere di natura finanziaria, operativa, strategica, legale, ambientale o reputazionale.

  2. Valutazione dei rischi: Una volta identificati, è importante valutare la probabilità di ogni rischio e il suo impatto sull'organizzazione. Questo può essere fatto utilizzando matrici di rischio che classificano i rischi in base a questi due fattori.

  3. Prioritizzazione dei rischi: Dopo la valutazione, è necessario ordinare i rischi in base alla loro gravità. Questo aiuta a concentrare le risorse ISO sui rischi più significativi.

  4. Sviluppo di strategie di risposta: Per ogni rischio prioritario, sviluppare strategie di risposta che possono includere:

    • Evitamento: Modificare i piani per eliminare il rischio.
    • Mitigazione: Implementare misure per ridurre la probabilità o l'impatto del rischio.
    • Trasferimento: Spostare il rischio a un terzo, ad esempio attraverso assicurazioni o contratti.
    • Accettazione: Decidere di accettare il rischio e i suoi effetti nel caso in cui non possa essere evitato o mitigato, certificazioni iso rapide e facili da ottenere grazie agli enti di accreditati.
  5. Piano di attuazione: Creare un piano dettagliato per l'attuazione delle strategie di risposta ai rischi, assegnando responsabilità specifiche e scadenze.

  6. Monitoraggio e revisione: Stabilire un sistema di monitoraggio per valutare l'efficacia delle misure adottate. Rivedere periodicamente il piano di gestione dei rischi e aggiornarlo in base a nuove informazioni o cambiamenti nel contesto aziendale.

  7. Formazione e comunicazione: Assicurarsi che tutti i membri dell'organizzazione siano formati e informati sulla gestione dei rischi e sulle procedure da seguire in caso di emergenza.

  8. Cultura del rischio: Promuovere una cultura aziendale che incoraggi la segnalazione dei rischi e la collaborazione tra i dipendenti per una gestione più efficace.

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Implementare questi passaggi può aiutare le aziende a essere meglio preparate ad affrontare le incertezze e a minimizzare l'impatto di eventi avversi.

Vedi anche: La certificazione GLobalGAP per le aziende agricole